La tendinite è sicuramente una delle patologie più sofferte e frequenti in cui si possa incorrere. L’infiammazione di un tendine è a tutti gli effetti una delle cause maggiormente fastidiose ed invalidanti che possono capitare. Un eccessivo carico, una postura scorretta prolungata, lo svolgimento di attività fisica troppo intensa e mal gestita sono tutte cause che possono portare nel tempo all’infiammazione di uno o più tendini del corpo.
Cause congenite e comportamentali della tendinite

È bene innanzitutto chiarire che la tendinite (cioè l’infiammazione del tendine) è solamente la parte finale di una serie di comportamenti non corretti effettuati dall’organismo. Per fare alcuni esempi, pensiamo ad un atleta, non necessariamente professionista, che si sta preparando per una gara di corsa di resistenza, come una mezza maratona. Se questo atleta durante la preparazione tenderà ad effettuare allenamenti troppo intensi o non considererà sessioni di riposo, allora le sue probabilità di incorrere in infiammazioni tendinee saranno elevate. Oppure si può pensare alla classica postura utilizzata in ufficio nella quale si passano ore seduti davanti ad un monitor. In questo caso una sedia posizionata male o un utilizzo scorretto di tastiera e mouse possono portare a fastidiose tendiniti.
Oltre alle abitudini scorrette le tendiniti possono essere causate da difetti congeniti, come per esempio nel caso del piede piatto, dove il peso e la forza esercitati durante la camminata e la corsa andranno ad incidere maggiormente sui tendini del piede e della gamba, generando quindi fastidiose fasciti e tendiniti.
Gli esempi possono essere molteplici e riguardare tutte le parti del nostro corpo, ma molto spesso quando si tratta di tendinite si tende ad abbinarla agli arti inferiori e particolarmente al tendine di Achille. Questo perché questo spesso tendine sorregge la muscolatura delle nostre gambe e ci consente di deambulare e di correre correttamente. Un sovraccarico di questo tendine (oltre ad essere molto doloroso) è molto frequente in quanto l’utilizzo degli arti inferiori è basilare nelle nostre vite.
La cura della tendinite
La tendinite in ogni caso può essere curata con vari metodi. In caso di infiammazioni lievi passerà spontaneamente dopo qualche giorno di riposo assoluto della parte interessata, mentre in casi più gravi sarà bene somministrare degli antinfiammatori o a ricorrere a soluzioni come la laser terapia, che (se abbinati al riposo e al non utilizzo della parte infiammata) assicurano una ripresa rapida e un trattamento non invasivo.
La laser terapia è una terapia naturale e si può utilizzare in moltissime applicazioni, riducendo il dolore e soprattutto le sue cause. Con l’utilizzo del laser si potrà agire direttamente sul tessuto infiammato senza apportare alcuna conseguenza negativa sull’organismo e sui tessuti che lo compongono.
Nello specifico il laser offre delle elevate garanzie di risoluzione dell’infiammazione ed in particolare è stato rilevato che i migliori risultati si hanno in caso di tendiniti del bicipite, della epitroclea, degli adduttori, della zampa d′oca e del tendine di Achille. Per questa ragione la terapia laser è costantemente utilizzata da sportivi che incorrono spesso in infiammazioni causate da microtraumi. Si pensi per esempio ad un atleta che pratica atletica leggera con le continue sollecitazioni dovute ai salti e alla corsa, oppure ad un calciatore o un pallavolista, con i numerosi scatti e stacchi. Il laser in questi frangenti diventa indispensabile anche per quanto riguarda la prevenzione di eventuali disturbi.
Quali precauzioni è meglio adottare dopo la terapia laser?
È necessario sottolineare che la terapia laser deve essere effettuata in concomitanza con determinate accortezze: una su tutte il mantenimento costante a riposo della parte interessata all’infiammazione. Un continuo utilizzo e sovraccarico di quest’ultima renderebbe difatti inutile la terapia laser, che rimane in ogni caso ricca di vantaggi e totalmente priva di effetti collaterali.
Oltre al riposo sarebbe bene controllare anche l’assunzione di alimenti che potrebbero incentivare l’infiammazione, come per esempio le bevande alcoliche o il cioccolato e gli alimenti fritti. Durante una infiammazione tendinea (così come naturalmente anche nella quotidianità) sarebbe bene infatti osservare una dieta alimentare più attenta e scrupolosa.
Bisogna inoltre ricordare che l’esercizio terapeutico è fondamentale per il recupero completo della funzione mentre una fase di riatletizzazione sarà assolutamente necessaria per il recupero del gesto tecnico e il ritorno in gruppo dell’atleta.

Per apportare dei benefici tangibili è importante che la terapia laser sia effettuata da professionisti qualificati con materiale di qualità. Il laser utilizzato difatti deve essere di tipologia ad alta potenza e che supporti cicli di trattamento ripetuti nel tempo per quanto riguarda il numero e la frequenza. Quest’ultima deve essere stabilita da un medico competente sulla base della tipo di patologia in modo da applicare in maniera corretta il laser per ridurre in tempi brevi l’infiammazione pregressa.
La terapia laser ha controindicazioni in base all’età?
Il trattamento di infiammazioni tendinee per mezzo del laser può essere praticato verso qualunque fascia d’età indipendentemente dalle caratteristiche del singolo individuo, e per questa ragione è la terapia più utilizzata in fisioterapia e per quanto riguarda la riabilitazione corporea. Logicamente nelle fasce di età più basse, a parità di livello di infiammazione, saranno necessarie meno applicazioni, in quanto i muscoli e i tendini tendono ad essere più flessibili e meno predisposti ad irrigidimento. In ogni caso la sua modalità di applicazione e l’assenza di complicazioni e di controindicazioni la rendono perfetta per qualsiasi utilizzo.
Si deve però precisare che l’infiammazione di un tendine è solo il risultato di abitudini scorrette, che vanno prima di tutto abolite. Ridurre l’infiammazione o addirittura eliminarla per mezzo di trattamenti di terapia Laser è più che possibile, ma per evitare successive ricadute e rendere questo trattamento definitivo, è bene cercare di eliminare le cause che l’hanno generato.